domenica 7 aprile 2013
Papa Alessandro VII e l'abbraccio di San Pietro
Papa Alessandro VII fu papa della Chiesa cattolica dal 7 aprile 1655 alla sua morte il 22 maggio 1667.
Nato a Siena il 13 febbraio 1599 col nome di Fabio Chigi, membro della nota famiglia di banchieri toscani, e bisnipote di papa Paolo V, venne educato in privato da un tutore e ricevette la laurea in filosofia, diritto canonico e teologia all'Università di Siena. Fin da giovane mostrò spiccate doti religiose e letterarie, essendo descritto come austero e zelante nella fede. L'8 gennaio 1635 fu eletto vescovo di Nardò e fu consacrato vescovo il 1º luglio dello stesso anno. Rimase nella sua diocesi fino al 1639, anno della nomina a Nunzio pontificio di Colonia (1639-1651).
Fu creato cardinale da papa Innocenzo X nel concistoro del 19 febbraio 1652 e il 12 marzo dello stesso anno gli fu conferito il titolo di Santa Maria del Popolo.
Il 13 maggio 1653 fu eletto vescovo di Imola.
Papa Innocenzo X lo richiamò poi a Roma, nominandolo cardinale segretario di stato. Alla morte di Innocenzo X, il cardinale Fabio Chigi, candidato sostenuto dalla corona di Spagna, venne eletto Papa dopo ottanta giorni di conclave, il 7 aprile 1655. Il conclave riteneva che egli si opponesse duramente al nepotismo all'epoca prevalente. In realtà, nel primo anno di regno, Alessandro VII visse semplicemente e vietò ai parenti persino di fargli visita a Roma.
Non apprezzava gli affari di stato, preferendo la letteratura e la filosofia; una raccolta dei suoi poemi in latino apparve a Parigi nel 1656 con il titolo di Philomathi Labores Juveniles. Egli incoraggiò inoltre l'architettura e le arti in genere, divenendo uno dei pontefici più attivi nel compiere il rinnovamento della città di Roma, e a lui si devono molte delle opere in stile barocco della città eterna; in tal senso fu grande patrono ed estimatore di Gian Lorenzo Bernini. Ordinò le decorazioni della chiesa di Santa Maria del Popolo, delle chiese titolari di diversi dei Cardinali della famiglia Chigi, la Scala Regia, l'altare della Cattedra nella Basilica di San Pietro, ed in particolare patrocinò la costruzione del magnifico e famoso colonnato del Bernini nella piazza della basilica vaticana. Nel 1661, quando Ariccia passò dal dominio dei Savelli a quello dei Chigi, Alessandro si impegnò in un importante intervento di restauro del borgo, avvalendosi del prezioso operato dello stesso Bernini e del suo giovane assistente Carlo Fontana. Di particolare interesse sono il progetto di restauro del palazzo e la creazione della Collegiata di Santa Maria dell'Assunta.
Durante il pontificato di Alessandro VII avvenne la conversione della Regina Cristina di Svezia, che dopo la sua abdicazione, venne a vivere a Roma; qui il giorno di Natale del 1655, il suo battesimo venne confermato dal Papa in persona.
Nella politica estera mantenne un profilo prudente e accorto continuando la politica pontificia del suo tempo.
Favorì inoltre i Gesuiti nelle loro imprese. Nel 1665 canonizzò Francesco di Sales.
Tre anni prima dell'apertura al pubblico della 'sua' Biblioteca Alessandrina nel Palazzo della Sapienza, il pontefice morì nel maggio del 1667 e gli successe Clemente IX.
Il suggestivo monumento sepolcrale a lui dedicato, che si trova all'interno della Basilica di San Pietro, fu realizzato proprio dal suo artista prediletto, Gian Lorenzo Bernini.
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