venerdì 5 aprile 2013

Giustizia per le famiglie senza lavoro dell'IDI

foto di Michal Werschler. I finanzieri del comando provinciale di Roma hanno eseguito, ieri mattina, tre misure cautelari personali, disposte dal gip del Tribunale di Roma, Antonella Capri, nei confronti di Domenico Temperini, di padre Franco Decaminada e di Antonio Nicolella, nell'ambito delle indagini sul dissesto finanziario dell'Istituto Dermopatico dell'Immacolata (Idi). Per Temperini è stato disposto il carcere, per Decaminada, consigliere delegato dal 2004 al dicembre 2011 incaricato della gestione del comparto Idi-Sanità, e per Nicolella sono stati disposti gli arresti domiciliari. I reati contestati ai tre arrestati vanno dall'appropriazione indebita aggravata alla bancarotta patrimoniale fraudolenta, dall'emissione ed utilizzo di fatture false all'occultamento delle scritture contabili; altre 10 persone sono state denunciate, inoltre, a vario titolo, per i delitti di riciclaggio, emissione ed utilizzo di fatture per operazioni inesistenti, occultamento delle scritture contabili ed appropriazione indebita. La Guardia di finanza fa sapere che le indagini, coordinate dalla procura della Repubblica di Roma e condotte dal Nucleo di Polizia Tributaria della Guardia di Finanza di Roma, hanno avuto ad oggetto "gravi fattispecie di appropriazione indebita, proseguite sino al 2012, in danno della Provincia Italiana della Congregazione dei Figli dell'Immacolata Concezione, ente ecclesiastico, giuridicamente riconosciuto, proprietario, tra gli altri, dell'Istituto Dermopatico dell'Immacolata Concezione, del San Carlo di Nancy e di Villa Paola, con oltre 1.500 dipendenti, e, da sabato scorso, in amministrazione straordinaria, a seguito dello stato di insolvenza accertato dal Tribunale di Roma, in relazione ad un passivo di oltre 600 milioni di euro".

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