domenica 3 marzo 2013
Giovanni Paolo il grande
Subito dopo la morte di Giovanni Paolo II molti si sono riferiti all'ultimo pontefice come Giovanni Paolo il Grande. Il titolo di "Grande" è storicamente usato come attributo per pochi personaggi, fra cui tre papi: papa Leone I, papa Gregorio I e papa Niccolò I. Un uso, tuttavia, alquanto libero poiché non esiste un procedimento istituzionale per dichiarare "Grande" una persona; avviene col tempo per acclamazione popolare.
Il secondo pontificato più lungo dopo Pio IX, a parte Pietro apostolo, rende solo in parte l'idea dell'importanza di Papa Giovanni Paolo II, nato Karol Józef Wojtyła (in latino: Ioannes Paulus II; Wadowice, 18 maggio 1920 – Città del Vaticano, 2 aprile 2005),
Fu eletto papa il 16 ottobre 1978. In seguito alla causa di beatificazione, il 1º maggio 2011 è stato proclamato beato dal suo immediato successore Benedetto XVI e verrà festeggiato annualmente nel giorno del suo insediamento, il 22 ottobre. Nella storia della Chiesa, non capitava da circa un millennio che un papa proclamasse beato il proprio immediato predecessore.
Primo papa non italiano dopo 455 anni, cioè dai tempi di Adriano VI (1522 - 1523), è stato inoltre il primo pontefice polacco, e slavo in genere, della storia. Il suo pontificato è durato 26 anni, 5 mesi e 17 giorni.
Giovanni Paolo II intraprese sin dal principio del suo pontificato una vigorosa azione politica e diplomatica contro il comunismo e l'oppressione politica, ed è considerato uno degli artefici del crollo dei sistemi del socialismo reale, già controllati dall'ex Unione Sovietica.
I suoi 104 viaggi in tutto il mondo videro la partecipazione di enormi folle (tra le più grandi mai riunite per eventi a carattere religioso). Con questi viaggi apostolici, Giovanni Paolo II coprì una distanza molto maggiore di quella coperta da tutti gli altri papi messi assieme. Questa grande attività di contatto (anche con le generazioni più giovani, con la creazione delle Giornate Mondiali della Gioventù) fu da molti interpretata come segno di una seria intenzione di costruire un ponte di relazioni tra nazioni e religioni diverse, nel segno dell'ecumenismo, che era stato uno dei punti fermi del suo papato.
Papa Wojtyła beatificò e canonizzò molte più persone di ogni altro pontefice: le persone da lui beatificate furono 1338 e quelle canonizzate 482, mentre i predecessori nell'arco dei quattro secoli precedenti avevano proclamato soltanto 300 santi.
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