sabato 2 marzo 2013
Nasce PIO XII, l'ultimo Papa romano
Eugenio Maria Giuseppe Giovanni Pacelli detto il "Pastore Angelico" è nato a Roma il 2/3 1876 e con 2 gg e 3 scrutini dal 2/3 del 1939 è stato il 260º papa della Chiesa cattolica.
Secondo sovrano dello Stato della Città del Vaticano dopo i patti lateranensi, in carica fino al 9 ottobre 1958. Terzogenito dell'avvocato della Sacra Rota Filippo Pacelli, nobile romano e nipote di Marcantonio Pacelli principe e marchese nominato da PioIX per aver contrastato, dopo la fine della Repubblica Romana, i liberali che si opponevano al governo papalino. Lo stesso nonno fu tra i fondatori dell'Osservatore Romano nel 1861.
Pacelli fu tra i primi prelati a usare l'aereo per i suoi spostamenti e per questo un giornale americano lo soprannominò il "cardinale volante".
Alla morte di Pio XI, in qualità di camerlengo, toccò proprio a lui dirigere il conclave che ne seguì. Il 2 marzo 1939, dopo solo tre scrutini e un giorno di votazioni, la scelta ricadde sullo stesso Pacelli, che si impose il nome di Pio XII, a simboleggiare la continuità dell'operato con il precedente capo della Chiesa, il secondo camerlengo (dopo Leone XIII) a venir eletto papa.
Nella sua prima enciclica Summi Pontificatus (1939), Pio XII condannò in nome della pace ogni forma di totalitarismo, nel solco della dottrina della regalità di Cristo che era stata uno dei cardini del pontificato di Pio XI.
Sempre nel 1939, proclamò san Francesco d'Assisi e santa Caterina da Siena patroni d'Italia.
Nel 1940 riconobbe definitivamente le apparizioni di Fatima e consacrò nel 1942 il mondo intero al Cuore Immacolato di Maria. Inoltre incontrò più volte suor Lucia e le ordinò di trascrivere i famosi segreti di Fatima diventando quindi il primo pontefice a conoscere il famoso terzo segreto, che ordinò però di far restare nascosto.
Nel 1941 trasformò la Commissione delle Opere Pie, nata nel 1887, nell'Istituto per le Opere di Religione (IOR).
Durante l'occupazione nazista dell'Italia, dopo l'8 settembre, offrì asilo politico presso la Santa Sede a molti esponenti politici antifascisti appellandosi al fatto che la Città del Vaticano era uno Stato sovrano.
Dopo il violento bombardamento di San Lorenzo a Roma, si recò nei quartieri colpiti.
Poi dopo l'armistizio dell'8 settembre e la fuga dei Savoia dalla capitale, Pio XII dovette fronteggiare da solo l'occupazione nazista della città.
Fu molto amato dal popolo romano e istituì l'Angelus domenicale dalla finestra di Piazza San Pietro e fu il primo Papa le cui immagini vennero trasmesse in televisione.
Pio XII morì a Castel Gandolfo alle 3:52 del 9 ottobre 1958 a seguito di un'ischemia circolatoria e di collasso polmonare, all'età di 82 anni.
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