giovedì 28 marzo 2013
Nel ricordo di Agostino Casaroli
Domani Papa Francesco celebrerà la Messa in "Coena Domini" presso il riformatorio di Casal del Marmo. Durante il rito laverà i piedi a 12 ragazzi di diverse nazionalità e confessioni religiose, detenuti presso quell'istituto penale per minorenni.
Bergoglio ha già presente la carità svolta tra i giovani reclusi di quell'istituto dal sacerdote Agostino Casaroli, scomparso nel 1998 dopo essere stato Segretario di Stato vaticano e cardinale.
Nel settembre del 2008, nell'omelia di una messa celebrata nella Cattedrale metropolitana di Buenos Aires, l'allora cardinale Bergoglio aveva narrato ai fedeli proprio un aneddoto sul legame tra Casaroli e l'Istituto di Casal del Marmo che lo aveva colpito. «Il cardinale Casaroli, tutti i sabati sera spariva... “si sta riposando”, dicevano. Un giovane sacerdote andò a una casa di minori sotto tutela giudiziaria, un riformatorio, e lì c'era un cappellano molto buono che veniva in autobus, con la sua borsa di lavoro, e rimaneva a confessare i ragazzi e a giocare con loro. Lo chiamavano don Agostino. Nessuno ne sapeva molto di più. Era proprio lui. Quando Giovanni XXIII lo aveva ricevuto dopo la sua prima visita nei Paesi dell'Est, in missione diplomatica in piena Guerra Fredda, al termine dell’incontro il Papa gli chiese: “Mi dica, continua a andare da quei ragazzi?” “Sì, Santità”. “Le chiedo un favore, non li abbandoni mai”». Fu quella la consegna lasciata a Casaroli dal Papa Buono, che sarebbe morto qualche mese dopo. Bergoglio ha letto e apprezzato "Il martirio della pazienza" che è il libro autobiografico scritto da Casaroli per raccontare la stagione dell'Ostpolitik vaticana di cui fu protagonista. «La grande diplomazia che tanti frutti ha dato alla Chiesa si alimenta con la carità, con la penitenza».
Proveniente da una famiglia di modeste condizioni economiche, il 23 maggio 1937 fu ordinato sacerdote dopo aver studiato presso il seminario vescovile di Bedonia e al Collegio Alberoni di Piacenza. Nello stesso anno entrò nella Pontificia Accademia Ecclesiastica di Roma per seguire i corsi preparatori alla diplomazia vaticana. Il 16 luglio 1967 fu ordinato arcivescovo titolare di Cartagine da papa Paolo VI, mentre nel concistoro del 30 giugno 1979 fu creato cardinale da papa Giovanni Paolo II.
Già in questa fase il cardinale Casaroli diventa il protagonista della politica di cauta apertura verso i Paesi comunisti dell'Europa orientale. Significativa in quest'ottica di collaborazione internazionale al di là degli steccati ideologici fu pure la sua partecipazione nel 1975 alla fase conclusiva della Conferenza europea per la sicurezza e la cooperazione in Europa di Helsinki.
Ricoprì la carica di Cardinal Segretario di Stato dal 1979 al 1990 e, nel corso di tale mandato, mise a punto e il 18 febbraio 1984 siglò, l'accordo di revisione del Concordato tra Stato italiano e Santa Sede. Casaroli si ritirò dalla Carica di Segretario di Stato nel 1990, e dopo 8 anni, nel 1998, morì all'età di 83 anni.
Fecero scalpore le accuse di essere un massone e quelle di Alì Agca, che addirittura lo accusava di essere stato lui il suo mandante dell'attentato a Papa Giovanni Paolo II. Di solito quando si subiscono accuse molto grosse vuol dire che nelle opere si è lasciato un segno importante.
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