martedì 12 marzo 2013

Papa Alessandro III da Siena

A stabilire che per essere eletto papa un candidato dovesse ricevere due terzi dei voti dei cardinali e che nessun cardinale potesse votare per se stesso fu Alessandro III nel 1179, durante il Concilio Laterano III. Il 12 marzo 1178 Alessandro ritornò finalmente a Roma dopo le tante vicende che lo videro avversario dell'Impero e Patriota Italiano. Rolando Bandinelli da Siena, 1100 fu il 170º papa della Chiesa cattolica dal 1159 fino alla morte(in esilio). Fu in suo onore che, nel 1168, la città piemontese assunse il nome di Alessandria, edificata per contrastare Federico Barbarossa. Il 7 settembre 1159 venne scelto dalla stragrande maggioranza dei cardinali elettori come successore di papa Adriano IV, ma una minoranza dei cardinali elesse il cardinale Ottaviano dei Crescenzi Ottaviani, che assunse il nome di Vittore IV (antipapa). Cacciato dalla città di Roma, che desiderava essere un comune libero, Alessandro III fuggì nel basso Lazio. La sua incoronazione avvenne a Ninfa, città posta al confine con i possedimenti normanni. Ad Anagni nel 1160 promulgò il secondo Pactum Anagninum che investiva la Lega Lombarda e il carroccio come baluardo contro Barbarossa. Successivamente si trasferì in Francia, nel 1167 fu di nuovo in Italia, dapprima a Gaeta, poi a Benevento, di nuovo Anagni e infine Venezia. Vittore IV antipapa, e i suoi successori Pasquale III (1164-1168) e Callisto III (1168-1178), godevano dell'appoggio imperiale. Alessandro si alleò con i Comuni, inviando un suo contingente di fanteria papale e la battaglia di Legnano (1176) segnò la definitiva sconfitta dell'imperatore tedesco. Con la Pace di Venezia del 1177 Federico si riconciliò con il papa. L'imperatore si sottomise al volere di Alessandro III e promise di riconoscere il trattato di Worms, per quanto concerneva i rapporti tra Impero e Papato. Come contropartita, il pontefice gli revocò la scomunica. Ciononostante, poco dopo la chiusura del sinodo, la repubblica romana di allora costrinse Alessandro a lasciare la città, nella quale non fece più ritorno; e il 29 settembre 1179, alcuni nobili instaurarono l'antipapa Innocenzo III. Tramite un uso accorto delle sue enormi ricchezze, comunque, Alessandro riuscì a tenerlo in suo potere, tanto che ne ottenne la deposizione nel 1180. Fu promotore, tra l'altro, della superiorità dell'autorità papale sull'intera cristianità e sullo stesso imperatore; linea già adottata, in passato, da Gregorio VII. Alessandro III morì a Civita Castellana, il 30 agosto 1181. In tempi più recenti Paolo VI, riprendendo una modifica introdotta da Pio XII e abrogata da Giovanni XXIII, ha fissato la regola della maggioranza dei due terzi più uno, eliminando dunque l’onere di verificare se l’eletto abbia votato per se stesso. Lo stesso Paolo VI ha limitato l’esercizio del diritto di voto ai cardinali sotto gli ottanta anni di età. Ma la modifica più rilevante delle regole elettorali è stata introdotta da Giovanni Paolo II: con la Costituzione apostolica Universi Dominici Gregis, ha abbassato drasticamente il quorum necessario per scegliere una soluzione diversa dalla maggioranza dei due terzi più uno, in caso di mancata elezione del papa al trentaquattresimo scrutinio. Tuttavia, Benedetto XVI, eletto secondo le regole stabilite dal suo predecessore, le ha eliminate nel 2007: siamo dunque ritornati a un quorum di “due terzi più uno” per tutte le tornate di voto.

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