mercoledì 6 marzo 2013
Seán Patrick O’Malley, il cappuccino d’America
Nella foto l’arcivescovo di Boston.
La Cappella Sistina è chiusa dalle 13 di ieri. “Lo scandalo Vatileaks ha conquistato per molto tempo le prime pagine dei giornali, ma non so quanto peserà durante i lavori del Conclave Sono certo che i Cardinali si scambieranno tra di loro le informazioni necessarie per permetterci di prendere una decisione così importante”.
Patrick O'Malley nasce da famiglia di origine irlandese, che dopo la sua nascita si trasferì ad Herman, Pennsylvania. A 12 entrò in un seminario minore francescano ed il 14 luglio 1965, a 21 anni, emise la prima professione con i voti semplici entrando a far parte dell'Ordine dei Frati Minori Cappuccini ed assumendo il nome di Sean, in onore di san Giovanni. Dopo un breve periodo come diacono nell'Isola di Pasqua, ricevette l'ordinazione sacerdotale il 29 agosto 1970 e fu trasferito a Washington, dove insegnò letteratura spagnola e portoghese all'Università. Nel 1973 fondò il Centro Católico Hispano, un'organizzazione per l'assistenza umanitaria ai profughi e immigrati dell'America Latina; e nel 1978 fu nominato vicario episcopale foraneo per Washington dal cardinale William Wakefield Baum.
Nel 1984 fu designato come vescovo coadiutore della diocesi di Saint Thomas, nelle Isole Vergini Americane, succedette come vescovo diocesano un anno dopo. Il 16 giugno 1992 fu nominato vescovo di Fall River, nel Massachusetts. Dieci anni dopo nel 2002 fu trasferito alla diocesi di Palm Beach, in Florida (2002), ma già nel luglio 2003 papa Giovanni Paolo II lo nominò arcivescovo metropolita di Boston.
Papa Benedetto XVI lo elevò al rango di cardinale con il titolo presbiterale di Santa Maria della Vittoria nel concistoro del 24 marzo 2006.
L'ordine del quale fa parte nacque intorno al 1520 circa, quando il frate francescano osservante Matteo da Bascio — ordinato sacerdote nella regione delle Marche, Italia — si convinse che lo stile di vita condotto dai francescani del suo tempo non era quello che san Francesco aveva immaginato. Egli desiderava ritornare allo stile di vita originario in solitudine e penitenza come praticato dal fondatore del suo ordine.
I suoi superiori cercarono di sopprimere queste innovazioni, e fra' Matteo e i suoi primi compagni furono costretti a nascondersi dalle autorità della Chiesa, che desiderava arrestarli per aver abbandonato i loro obblighi religiosi. Erano, del resto, gli anni della Riforma luterana e, pertanto, qualsiasi tentativo di rinnovamento era mal visto dai superiori degli ordini religiosi. Matteo e i suoi amici trovarono rifugio presso i monaci camaldolesi, in segno di gratitudine essi adottarono successivamente il cappuccio indossato da quell'ordine, che era il marchio dell'eremita nelle Marche, e l'uso di portare la barba. Ironicamente, il nome popolare del loro movimento ha origine da questa caratteristica dei loro abiti.
Nel 1528, Matteo ottenne, con la mediazione di Caterina Cybo, duchessa di Camerino, l'approvazione di papa Clemente VII con la Religionis zelus e gli fu dato il permesso di vivere come un eremita e di andare ovunque predicando ai poveri. Questi permessi non furono solo per lui, ma per tutti quelli che si sarebbero uniti a lui nel tentativo di restaurare l'osservanza più letterale possibile della regola di san Francesco. Matteo e il gruppo originario furono presto raggiunti da altri ed inizialmente vennero detti frati minori della vita eremitica ed a causa dell'opposizione degli Osservanti, si trasformarono in una congregazione, i Frati minori eremiti, ramo dei francescani conventuali, ma dotati di un proprio vicario.
Nonostante le difficoltà agli inizi del '900 i cappuccini erano circa 9.500 ed alloggiavano in oltre 600 case. Il capitolo generale del 1884 aveva del resto deciso di riacquistare molti dei conventi che erano andati perduti nel corso del secolo precedente e venne approvata una nuova regola. La precedente era del 1643. Il XX è stato, un po' per tutti gli ordini religiosi, il secolo del ritorno alle origini e dell'apertura alle novità del mondo contemporaneo. Basti pensare al Concilio vaticano II e l'invito rivolto a tutte le comunità religiose a riscoprire le ragioni originarie del proprio carisma. I cappuccini non sono stati esenti dalla crisi di vocazioni, che ha colpito la Chiesa cattolica in Europa e nel Nord America negli anni '60 ed '80. Ciò nonostante i cappuccini restano uno degli ordini più grandi e diffusi della Chiesa cattolica.
L'Ordine dei frati minori cappuccini è il quarto ordine religioso per diffusione, dopo la Compagnia di Gesù, la Società salesiana di San Giovanni Bosco (salesiani) e l'Ordine dei frati minori.
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